ORTENSIE

Raffinate ed eleganti protagoniste dei giardini di mezz'ombra, ma non solo, le ortensie dipingono con molteplici sfumature di rosa, azzurro, bianco, porpora i mesi estivi e riscaldano con le calde tonalita' gialle, rosse e aranciate dei loro fogliami i mesi autunnali. Presenze storiche nei parchi di antiche dimore o memoria di vita in quel che resta di vecchi poderi abbandonati, dove, lasciate a se stesse, appaiono paradossalmente nella loro forma migliore , le ortensie sono piante facili e generose. Si dice "fanno da sole" poiche' le cure di cui necessitano sono davvero poche. Gli elementi per loro irrinunciabili sono un buon drenaggio e l'acqua, meglio se piovana, che e' presente anche nell'etimologia del suo nome botanico "Hydrangea", dal greco hydor=acqua e angeon=recipiente, in riferimento alla forma delle capsule che contengono i semi, simili a piccole otri. Il termine fu coniato nel 1739 dall'olandese J.F. Gronov nel Flora Virginica come nome del nuovo genere da attribuire ai primi esemplari essicati giunti in Europa nella prima meta' del 1700. Il nome "Ortensia", con il quale nel linguaggio comune si va ad indicare soprattutto le macrophylla, compare per la prima volta nel 1771 come "Hortensia". Fu un omaggio del medico naturalista Philibert Commercon, autore dell'Herbier Commercon, a M.me Reine Nicole Le Peaute, familiarmente chiamata Hortense, matematica ed astronoma,  amica di Commercon e prima donna a vantare un ritratto nella galleria della prestigiosa Universita' Sorbonne di Parigi.

ORIGINE

Nel continente solamente da due secoli, l'ortensia e' una pianta antichissima di cui sono state trovate tracce fossili risalenti al Terziario. Di prevalente provenienza asiatica, in parte nordamericana e per un gruppo ristretto sudamericana, non ha specie autoctone in Europa, Africa, Australia, anche se alcuni fossili testimoniano la sua presenza 28 milioni di anni fa in Europa nel territorio della Repubblica Ceca e in Baviera.

Dall'Asia centro-orientale arrivano: macrophylla, serrata, paniculata, involucrata, aspera, heteromalla e le rampicanti decidue.

Dagli Stati Uniti orientali: arborescens, quercifolia, cinerea e radiata.

Dall'America centro-meridionale: cornidia.

Alcune informazioni relative agli articoli di questa sezione sono tratte da:

"Hortensias et autres Hudrangéas", Thierry De Rickel, 2011 Les Editions Ulmer, Paris; "Hortensias & Hydrangea", Ronan Garin, 2016 Les éditions de la Mare Bottée; "Hortensias & Hydrangéas", Corinne Mallet, 2002 Les Editions Eugen Ulmer, Paris; "Hydrangea-Portraits d'hydrangéas" Corinne Mallet, 2008 Les Editions Eugen Ulmer, Paris; "Ortensie e idrangee", Eva Boasso Ormezzano, 2014 L'Artistica Editrice, Savigliano (Cn); "Complete Hydrangeas" Glyn Church, 2007, Firefly Book;  "Il libro delle ortensie e delle idrangee", Eva Boasso Ormezzano, 2018 Libreria della Natura, Milano.

 

 

 

Sotto-Categorie

hydrangea annabelle

Originaria dell'America del Nord, piu' precisamente del territorio corrispondente agli attuali Stati Uniti, e' diffusa ampiamente nelle foreste della costa orientale fino all'Oklahoma e dalla Pennsylvania al South Carolina. Arrivata in Europa senza nome, sotto forma di campione essicato nel 1734 fu pubblicato nel 1739 da J.F.Gronov nel Flora Virginica che descrisse l'esemplare coniando il nome "Hydrangea". Fiorisce per la prima volta in Inghilterra nel 1736 nella tenuta di Mill Hill e coltivata in Francia da meta' del '700. In Italia arriva nel 1820.

Arbusti molto rustici, decidui, resistenti a malattie ed avversita', possono essere introdotti anche in giardini d'altitudine. Raggiungono in media un'altezza di 1-1,5 metri, sono soliti emettere numerosi polloni basali e colonizzano in breve le aree a loro destinate. Il fogliame e' cordiforme, leggermente seghettato ai margini, di consistenza minore rispetto alle macrophylla. Le infiorescenze sono prevalentemente corimbi globosi bianchi che si aprono a partire da meta' giugno. Ultimamente diverse ibridazioni hanno permesso l'ottenimento di fiori rosa e di fiori sempre piu' grandi.

Estremamente semplici da coltivare non sono esigenti ne' in fatto di terreno, che puo' essere anche relativamente povero, ne' in fatto di esposizione poiche' sopportano anche posizioni piu' soleggiate. Non risentono del pH del suolo e non temono le gelate tardive poiche' fioriscono sui rami dell'anno.

La potatura puo' avvenire a 20/30 cm da terra gia' a fine autunno in climi miti, a fine febbraio/inizio marzo nelle altre zone.

Hydrangea macrophylla

E' la specie piu' conosciuta e coltivata. Di origine giapponese si trova allo stato spontaneo sulle isole dell'arcipelago, nella fascia costiera compresa tra il mare e i 500 m di altitudine. Da qui si e' poi diffusa anche in Cina. Fu introdotta in Europa a partire dalla fine del XVIII secolo; gia' a meta' Ottocento diverse varieta' arrivarono in Inghilterra dalla Cina grazie a sir Joseph Banks e in Olanda dal Giappone tramite il tedesco P.F. Siebold che descrisse attentamente le cultivar nel Flora Japonica pubblicato nel 1835.

Le numerose varieta' hanno altezze variabili: dalla taglia nana attorno ai 40/50 cm fino ai giganti di 2/2,5 m. In genere la maggior parte delle varieta' ha un'altezza media che si aggira sui 100-150 cm. Tutte danno origine a cespugli piuttosto fitti con portamento eretto e tondeggiante.

La posizione che predilige e' la mezz'ombra, per alcune cultivar dai colori piu' intensi, anche un mezzo sole dove siano comunque evitate le ore in cui il sole e' piu' intenso. Dovra' esserle sempre assicurata la giusta quantita' di acqua ed un buon drenaggio.

Le infiorescenze sono corimbi piuttosto grandi e possono avere due forme:

-globosa o mophead con molti fiori sterili;

-piatta o lacecap (in inglese) o teller (in tedesco) con fiori fertili centrali circondati da fiori sterili esterni.

Il colore spazia dal blu-viola al rosso cremisi, dal rosa pallido al celeste limpido passando per i malva e i lilla e poi ci sono anche i bianchi puri o sfumati di verde e di colori pastello. Sensibili al pH del terreno in suoli a pH acido/subacido sviluppano tonalita' di blu/viola mentre in terreni neutro/basici le tonalita' saranno rosa piu' o meno intensi. I colori bianchi contengono minime quantita' di pigmenti, restano percio' tali assumendo solo sfumature, in alcuni casi anche decisamente intense, solo in tarda stagione. Il fogliame e' grande (macro), coriaceo, verde brillante piu' o meno intenso e solitamente assume splendide colorazioni autunnali.

Le macrophylla fioriscono sui rami dell'anno precedente, la potatura dovra' essere percio' leggera da eseguirsi a fine inverno per evitare le temibili gelate tardive. Consiste nell'eliminazione di tutte le infiorescenze secche, tagliando al di sopra della prima o seconda coppia di gemme, e nella rimozione di rami rotti o deboli. Ogni 3-4 anni si effettua una pulizia dei rami piu' vecchi e legnosi soprattutto nella parte centrale in modo da arieggiare il cespuglio evitando cosi' il ristagno di umidita' e l'insorgenza di muffe.

Nel caso in cui il pH del suolo sia troppo elevato puo' svilupparsi clorosi ferrica: la foglia appare gialla con nervature in evidenza. In questo caso e' utile somministrare chelato di ferro assorbibile rapidamente dalle radici o pacciamare con aghi di conifera o foglie di faggio.

Nel caso in cui si desideri "colorare di blu" va invece utilizzato il solfato di alluminio sciolto nell'acqua di annaffiatura.

hydrangea serrata santiago

Botanicamente molto vicine a Hydrangea macrophylla sono anch'esse originarie del Giappone ed in parte della Corea, dove sono conosciute come ortensie di montagna (yama ajisai), poiche' allo stato naturale crescono fino a 1500 m di altitudine anche su terreni poveri, esposti al vento, in zone prevalentemente boscose ma anche scoperte. I botanici occidentali le hanno conosciute nel 1784 tramite C.Thunberg che le ha descritte nel resoconto dal suo viaggio in Giappone catalogandole come Viburnum, ma l'introduzione nei giardini d'Europa si deve a P.F.Siebold che intorno al 1835 le ha descritte nel Flora Japonica.

Arbusti decidui, rustici (fino a -20°), hanno dimensioni in genere piu' contenute rispetto a macrophylla. Partono dai 40/60 cm delle varieta' piu' minute, arrivano, in rari casi, ai 2 m, ma la gran maggioranza ha un'altezza media di 120 cm. Le foglie opposte sono piu' piccole e strette di macrophylla, a lamina sottile. Hanno ripresa vegetativa precoce, cosi' le gelate tardive le marginano di rosso bruno e il colore rimane per tutta la stagione in particolare sugli apici. Le serrate hanno il pregio di mostrare splendide colorazioni autunnali del fogliame: arancio, rosso in tutte le sue tonalita', giallo oro. Le infiorescenze sono corimbi piu' piccoli di macrophylla, prevalentemente piatti (lacecap) o leggermente bombati a maturita'. Esistono anche varieta' con fiori globosi, ma minuti, spesso risultanti da incroci con macrophylla. La ricerca attuale tende ad incrociare varieta' delle due specie per ottenere piante che riuniscano le qualita' migliori di entrambi i genitori, vale a dire le infiorescenze grandi e persistenti (macrophylla), la colorazione autunnale del fogliame, la resistenza al freddo e la capacita' di rifiorire alla fine dell'estate (serrata). E' sensibile al pH del suolo, quindi le infiorescenze si colorano di blu/viola in terreni acidi e di rosa piu' o meno intenso in terreni neutri. I bianchi rimangono tali assumendo colorazioni solo in tarda stagione.

L'esposizione migliore e' la mezz'ombra con sole al mattino e tardo pomeriggio.

Il suolo deve essere umido ma molto ben drenato; per la coltivazione in vaso si consiglia l'utilizzo di materiali inerti (es.ghiaia) da porre sul fondo, regola che puo' essere applicata anche al momento della messa a dimora a terra. L'apporto idrico di cui necessita' e' notevole ma pur sempre inferiore a quello di macrophylla.

Fiorisce sul ramo dell'anno precedente; la potatura da effettuarsi a fine inverno deve essere leggera, limitandosi all'eliminazione dei capi floreali secchi e alla rimozione di rami danneggiati o deboli.

Hydrangea involucrata

Specie di rara bellezza ancora poco conosciuta e' originaria del Giappone e di Taiwan (Formosa) dove cresce spontanea dal livelo del mare fino a 1500 m in foreste chiare. Deve il suo nome alla forma del suo bocciolo, un involucro a sfera che si apre come il bocciolo di una peonia. In Giappone e' chiamata "Tama ajisai" (tama=sfera). La specie e' gia' citata nel 1835 da P.F. Siebold nel Flora Japonica, ma l'introduzione nei giardini europei risale ai primi del Novecento. Il pregio della specie e' la stupefacente fioritura tardiva, a partire da agosto e prolungata fino a novembre e la straordinaria persistenza delle infiorescenze. 

Ha rami legnosi con corteccia nocciola esfoliante. Forma graziosi cespugli densi, molto fioriferi, di dimensioni piuttosto contenute con altezza media intorno al metro, solo le selezioni della subsp.izuensis superano i due metri. Le foglie, di forma ellittica e piuttosto grandi, sono spesse e tomentose, coperte da peli fitti e corti biancastri o argentei di colore verde medio opaco. Lo sbocciare delle infiorescenze e' un avvenimento da seguire sempre con grande emozione: lentamente il bocciolo a sfera avvolto da brattee verdi si apre giorno dopo giorno, poi le brattee cadono o si rovesciano e finalmente, dopo averlo solo intravisto, si puo' ammirare in tutta la sua bellezza il fiore. Le infiorescenze sono per la maggior parte piatte o leggermente bombate, ma possono essere anche emisferiche a base appiattita o piene. I colori sono tenui: bianco, rosa, rosa aranciato, malva. Non sono sensibili al pH del suolo.

Amano posizioni di ombra leggera, al riparo dai venti. Si coltivano in qualsiasi tipo di suolo purche' fresco. E' importante la presenza di un ottimo drenaggio, poiche' il ristagno d'acqua genera facilmente muffe al colletto.

Fiorisce sul ramo dell'anno e non teme le gelate primaverili anche per la tardiva comparsa dei boccioli apicali. La potatura si effettua a meta' marzo e consiste in un taglio anche di 1/3 del volume della pianta per favorire lo sviluppo di rami vigorosi e impedire che la pianta si "svuoti" dentro.

hydrangea aspera Velvet Lace

La specie comprende imponenti arbusti dall'aspetto lussureggiante ed e' ampiamente diffusa in Asia dove colonizza ambienti montuosi tra i 400 e i 2000 m. Cresce nelle foreste alle pendici dell'Himalaya orientale e nella Cina centro-orientale. Alcune varieta' sono endemiche di Taiwan (Formosa). Conosciuta dai botanici europei fin dal 1824 grazie a D.Don fu introdotta nei giardini nei primi del Novecento. La foglia vellutata e' l'elemento che contraddistingue la specie e nel contempo la accomuna a specie affini. La forma e la dimensione della foglia variano sullo stesso ramo: tendenzialmente ovale, diventa stretta e lanceolata o puo' espandersi in larghezza. Il colore e' quasi sempre verde scuro. E' ricoperta da peluria che si ritrova anche sugli steli nuovi, solitamente rossicci, e sui piccioli; ha consistenza diversa a seconda delle varieta'. Le dimensioni sono notevoli: l'altezza media e' di 2,5 m, bisogna quindi assicurarle lo spazio necessario al suo sviluppo. I vecchi rami sono fort,i talvolta contorti, avvolti da una corteccia grigio nocciola fessurata. Le infiorescenze compaiono in luglio e consistono in grandi corimbi piatti, variamente bombati, con una consistente parte centrale di fiori fertili e melliferi violetti o rosa attorno ai quali sono disposti fiori sterili che spaziano dal violetto, al rosa, al bianco a seconda delle varieta'. Non risentono del pH del suolo per cui il colore delle infiorescenze resta stabile. Rustica fino a -15° (non in vaso) ama posizioni di ombra luminosa, al riparo dai venti. Prediligono un suolo ricco, umido, ma ottimamente drenato. Fiorisce sul ramo dell'anno precedente. La potatura, da efftuarsi a meta' marzo, si deve limitare ad una pulizia dalle infiorescenze sfiorite, all'eliminazione di rami secchi o danneggiati e ad un eventuale contenimento, date le dimensioni.

hydrangea heteromalla june pink

Definite "ortensie di montagna" sono originarie delle zone montuose di Nepal, Tibet e Nord-est della Cina dove crescono spontaneamente ad un'altitudine compresa tra i 500 e i 2500 m. Introdotta in Europa nel 1821 dal botanico Wallich, venne classificata da D.Don nel Flora Nepalensis. Oggi sono presenti poco piu' di una quindicina di varieta' e rimangono le meno conosciute tra le ortensie. Imponenti cespugli ramificati fin dalla base o piccoli alberi decidui hanno tronchi coperti da corteccia grigiastra che si sfalda lasciando intravedere il legno color castano. Raggiungono, in alcune varieta', i 7/10 metri d'altezza. L'altezza media e' comunque intorno ai 4/5 metri. Assomigliano piu' a dei viburni giganti che a delle idrangee ed essendo precoci nella fioritura, presente gia' a partire da fine maggio/inizio giugno, prolungano quella dei viburni stessi. Le infiorescenze sono corimbi lacecap irregolari, aperti e leggermente profumati. Tra i 15 e i 20 cm di diametro hanno fiori fertili centrali mentre i fiori sterili sono disposti esternamente ma spesso anche internamente alla rinfusa tra i fiori fertili. Il colore e' quasi sempre bianco con sfumature rosate che virano poi in rosa intenso, rosso o verde. Non sono presenti tonalita' azzurrate o lilla. Non sono sensibili al pH del suolo e al tenore di alluminio. Il fogliame e' verde medio, ovato, leggermente rugoso, mentre il peduncolo e' tipicamente rossiccio. Piante rustiche per il loro habitat naturale d'origine, riescono a sopportare posizioni un po' piu' soleggiate. Si adeguano a qualsiasi tipo di terreno ma devono avere a disposizione il giusto apporto idrico: soffrono sia l'aridita' che il ristagno. Possono ingiallire completamente per un colpo di calore. Fioriscono sul ramo dell'anno precedente. Nei primi due anni successivi alla messa a dimora bisognera' effettuare una potatura di formazione e procedere riducendo di meta' i rami a fine inverno per incrementare l'emissione di nuove ramificazioni ed equilibrare il cespuglio. Una volta ben ramificata la pianta non necessita di potature se non di contenimento.

Hydrangea paniculata

Diffusa nelle foreste del Giappone, della penisola russa di Sakhalin e del Sud-est della Cina fino a Taiwan e' classificata nella sottosezione delle Heteromallae con l'affine Hydrangea heteromalla con cui condivide il portamento, ma non la struttura delle infiorescenze. Conosciuta come Peegee Hydrangea nel mondo anglosassone e come Nori Utsugi in Giappone, e' gia' esaurientemente descritta da P.F.Siebold nel Flora Japonica del 1835. A fine secolo e' introdotta nell'orto botanico di S.Pietroburgo da K.Maximowicz. Di grande interesse per la facilita' di coltivazione e la durata della fioritura e' adatta a siepi miste o come sfondo in grandi giardini. Forma cespugli decidui, molto fioriferi, di altezza ragguardevole, anche intorno ai 3/4 metri. Esistono anche varieta' nane di un'altezza intorno al metro da utilizzare in piccoli giardini.

L'infiorescenza e' grande, in alcuni casi raggiunge una lunghezza di 25-30 cm, a racemo conico, chiamato panicolo, variamente affusolato, alcune sono arcuate sulla sommita' altre perfettamente dritte. La maggiore o minore presenza di fiori fertili rispetto ai fiori sterili conferisce all'infiorescenza un aspetto piu' o meno pieno. A partire da luglio tutte le varieta' aprono i loro fiori, profumati di miele, in bianco per virare poi velocemente al rosa piu' o meno intenso o al verde. Ottima la persistenza del panicolo sulla pianta con l'avanzare della stagione. Non e' sensibile al pH del suolo . Il fogliame e' ternato, ovale, uniformemente verde tendente al lime, leggermente tomentoso. In autunno assume belle colorazioni giallo aranciate vivaci e luminose.

Predilige posizioni piu' soleggiate, regge bene la mezz'ombra purche' leggera, pena la minor produzione di panicoli e il diradamento del cespuglio.

Non richiede particolare attenzione rispetto al suolo purche' sia umido ma ben drenato, preferibilmente profondo e ricco.

La resistenza al freddo e' ottima, inoltre non teme le gelate primaverili poiche' fiorisce tardivamente sul ramo dell'anno in quasi tutte le varieta'. La potatura, da effettuarsi a meta' marzo, puo' essere leggera, circa 1/3 del ramo, per ottenere piu' infiorescenze di dimensione piu' piccola o piu' decisa, circa 1/2 del ramo, per infiorescenze piu' grandi ma minori in quantita'.

hydrangea quercifolia Snowflake

Originaria dell'America del Nord, cresce spontanea nei territori corrispondenti a Georgia, Alabama, Florida e Tennessee dove e' chiamata "oakleaf hydrangea" per la somiglianza delle sue foglie con quelle delle querce rosse, decisamente diverse dalle classiche foglie di ortensia. Riconosciuta come specie nel 1735 da William Bartram, cacciatore di piante in contatto con gli ambienti botanici inglesi, viene introdotta in Europa come rarita' da esporre ed e' apprezzata soprattutto dai collezionisti britannici. Si diffonde poi nei giardini nel corso dell'800. Forma ampi cespugli decidui dal portamento non troppo composto e di altezze medie comprese tra i 1,5 e 2 metri. I rami legnosi hanno cortecce aranciate che si sfogliano in lunghi brandelli mettendo a nudo il legno. Le infiorescenze sono panicoli conici bianchi, leggermente profumati, melliferi, di notevoli dimensioni anche fino a 30 cm di lunghezza con basi di 20 cm. Possono essere di aspetto eretto o ricadente e piu' o meno pieni a seconda del numero di fiori sterili rispetto ai fertili. Alcune varieta' sono inoltre doppie nei singoli fiori che compongono l'infiorescenza. A partire dal mese di giugno, si aprono dalla base alla sommita' e velocemente virano il colore assumendo sfumature di rosa piu' o meno intenso. Non sono sensibili al pH del suolo, persistono ottimamente sulla pianta. Le foglie sono lobate, di dimensioni medie, di consistenza coriacea, dall'aspetto goffrato e rugoso, ruvide al tatto, solitamente verde intenso. Assumono colorazioni fortemente attrattive durante l'autunno con intense pennellate di giallo, arancio, rosso piu' o meno cupo. 

Ama posizioni anche piu' soleggiate dove fiorisce e colora le foglie al meglio; regge bene la mezz'ombra. Dalla buona rusticita' in piena terra, teme i climi piu' freddi se coltivata in vaso. Le gelate tardive non la danneggiano poiche' entra in vegetazione piu' tardi rispetto alle macrophylla. Non esigente in fatto di terreno, esige un buon drenaggio. Il fabbisogno idrico e' inferiore a quello di macrophylla poiche' spinge le sue radici in profondita'.

Fiorisce sul ramo dell'anno precedente. Nei primi due anni necessita di una potatura di formazione che si effettua riducendo di meta' il cespuglio in modo da favorire l'emissione di nuovi rami. Negli anni seguenti la potatura sara' solo limitata all'eliminazione delle vecchie infiorescenze e di rami secchi o danneggiati.

hydrangea petiolaris

Raggruppate sotto la dicitura "rampicanti" riuniamo hydrangee ed hydrangeacee a portamento rampicante appartenenti a specie ed areali geografici anche molto differenti tra loro. A fioritura piuttosto precoce, leggera e quasi esclusivamente bianca, sono dotate di radici aeree con le quali si aggrappano ai sostegni senza danneggiarli. Ricoprono tronchi d'albero, muri, pergole e verande in modo lento nei primi anni dopo la messa a dimora poi in modo vigoroso e veloce senza mai essere invasive. Tra di esse le piu' conosciute sono:

Hydrangea anomala e le sue sottospecie tra cui petiolaris, forse la piu' utilizzata tra le rampicanti. Sono originarie delle foreste umide asiatiche. Hanno infiorescenze lacecap irregolari e profumate dalla fioritura precoce e fugace e fogliame verde scuro, cuoriforme che assume belle colorazioni autunnali. Architettonici i complessi intrecci che creano con i loro rami sui sostegni che abbracciano e che ben si notano nella stagione invernale.

Hydrangea seemanii appartenente alla sezione Cornidia come molte altre hydrangee rampicanti diffuse in centro e sud America. E' originaria delle Sierre messicane. Ha fogliame sempreverde ed infiorescenze lacecap semisferiche bianche. Ama climi con inverni miti.

Schizophragma hydrangeoides appartenente alla famiglia delle Hydrangeaceae, di origine asiatica, soprattutto giapponese. Ha infiorescenze piu' grandi rispetto alle altre rampicanti che in alcune cultivar sono di colore rosa.

Le idrangee rampicanti non hanno particolari esigenze riguardo al terreno, importante e' che sia ben drenato. Necessitano di ombra luminosa e qualche ora di sole all'alba o al tramonto.

Fioriscono sul ramo dell'anno precedente. Non necessitano di potature se non di contenimento da effettuarsi subito dopo la fioritura.

  • Filtri
hydrangea macrophylla alberta

Portamento: cespuglio eretto; Altezza: 120 cm; Larghezza: 120 cm; Fiore: globoso, rosa pastello; Terreno: umido, ben drenato; Posizione: ombra leggera, mezz'ombra; Fioritura: VI-IX.

hydrangea alice

Portamento: cespuglioso, imponente; Altezza: 2,8-3 mt; Larghezza: 2,5-3 mt; Fiore: panicolo conico, bianco; Terreno: qualsiasi, ben drenato; Posizione: mezz'ombra leggera; Fioritura: VI-IX.

hydrangea alpengluhen

Portamento: cespuglioso, compatto, eretto; Altezza: 120-140 cm; Larghezza: 120-140 cm; Fiore: globoso, rosa intenso; Terreno: umido, ben drenato, non calcareo; Posizione: mezz'ombra; Fioritura: VI-VIII.

hydrangea amethyst

Portamento: cespuglio molto compatto; Altezza: 80-100 cm; Larghezza: 100 cm; Fiore: globoso, rosa porcellana o lilla/malva; Terreno: umido, ben drenato, non calcareo; Posizione: mezz'ombra; Fioritura: VI-IX.

hydrangea angels blush

Portamento: arbustivo, eretto, espanso; Altezza: 2,5/3 mt; Larghezza: 2/2,5 mt; Fiore: grande panicolo conico, bianco poi rosa/rosso cremisi; Terreno: qualsiasi, umido, ben drenato; Posizione: sole, mezz'ombra; Fioritura: meta' luglio-meta' ottobre.

hydrangea annabelle

Portamento: arbustivo eretto; Altezza: 150 cm; Larghezza: 120 cm; Fiore: globoso, bianco poi verdino, grande (diam.fino a 20/30 cm); Terreno: qualsiasi anche povero; Posizione: mezz'ombra, sole; Fioritura: da meta' giugno ad agosto.

 

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Portamento: cespuglio eretto; Altezza: 2,5 mt; Larghezza: 2/2,5 mt; Fiore: lacecap, malva rosa; Terreno: qualsiasi, umido, ben drenato; Posizione: ombra leggera, mezz'ombra; Fioritura: fine luglio/settembre.

Portamento: cespuglioso, eretto; Altezza: 2 mt; Larghezza: 2 mt; Fiore: panicolo conico bianco; Terreno: qualsiasi, ben drenato; Posizione: mezz'ombra leggera; Fioritura: VI-IX.

hydrangea serrata avelroz

Portamento: cespuglioso, eretto, compatto; Altezza: 100-120 cm; Larghezza: 100-120 cm; Fiore: lacecap, rosa-rosso; Terreno: umido, ben drenato; Posizione: mezz'ombra; Fioritura: VI-IX.

hydrangea macrophylla ayesha

Portamento: cespuglioso, eretto, globoso; Altezza: 2 mt; Larghezza: 2 mt; Fiore: globoso, rosa/azzurro, sepali a cucchiaino; Terreno: umido, ben drenato, non calcareo; Posizione: mezz'ombra, sole; Fioritura: VII-IX.

hydrangea beaute vendemoise

Portamento: cespuglioso, eretto; Altezza: 200 cm; Larghezza: 200 cm; Fiore: semisferico, sepali bianco rosati, fiori fertili rosa piu' carico, profumato; Terreno: umido, ben drenato, non calcareo; Posizione: mezz'ombra; Fioritura: giugno-luglio.

hydrangea bela

Portamento: eretto, tondeggiante, compatto; Altezza: 100 cm; Larghezza: 100 cm; Fiore: globoso, blu indaco o rosa violaceo; Terreno: umido, ben drenato, non calcareo; Posizione: mezz'ombra; Fioritura: VI-IX.

hydrangea benelux

Portamento: eretto, tondeggiante; Altezza: 170-200 cm; Larghezza: 170-200 cm; Fiore: globoso, rosa carico o blu; Terreno: umido, ben drenato, non calcareo; Posizione: mezz'ombra; Fioritura: VII-IX.

hydrangea beni yama

Portamento: cespuglio eretto, compatto; Altezza: 120/150 cm; Larghezza: 120/150 cm; Fiore: lacecap, fiori fertili rosa/blu, sterili bianchi; Terreno: umido, ben drenato; Posizione: mezz'ombra; Fioritura: VI-VIII.

hydrangea big data pink

Portamento: eretto, arrotondato, compatto; Altezza: 150 cm; Larghezza: 150 cm; Fiore: globoso, rosa chiaro; Terreno: umido, ben drenato, non calcareo; Posizione: mezz'ombra; Fioritura: VI-IX.

hydrangea quercifolia black porch

Portamento: cespuglioso, compatto; Altezza: 120-150 cm; Larghezza: 120-150 cm; Fiore: panicolo conico, bianco; Terreno: qualsiasi, ben drenato; Posizione: mezz'ombra; Fioritura: VII-IX.

hydrangea blauer zwerg

Portamento: eretto, tondeggiante, compatto; Altezza: 100-120 cm; Larghezza: 100-120 cm; Fiore: globoso, blu o rosa; Terreno: umido, ben drenato, non calcareo; Posizione: mezz'ombra; Fioritura: VI-VIII.

hydrangea blauling

Portamento: globoso, eretto; Altezza: 150 cm; Larghezza: 150 cm; Fiore: lacecap, azzurro o rosa; Terreno: umido, ben drenato, non calcareo; Posizione: mezz'ombra; Fioritura: VII-IX.

hydrangea blaumeise

Portamento: cespuglioso, eretto, a piramide rovesciata; Altezza: 1,8-2 mt; Larghezza: 1,8-2 mt; Fiore: lacecap rosa intenso o blu pavone; Terreno: umido, ben drenato, non calcareo; Posizione: mezz'ombra; Fioritura: VI-VIII.

hydrangea blue deckle

Portamento: cespuglio semisferico, eretto, regolare; Altezza: 120/150 cm; Larghezza: 150/180 cm; Fiore: lacecap azzurro porcellana o rosa; Terreno: umido, ben drenato; Posizione: mezz'ombra; Fioritura: VI-VIII.

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