E' la specie piu' conosciuta e coltivata. Di origine giapponese si trova allo stato spontaneo sulle isole dell'arcipelago, nella fascia costiera compresa tra il mare e i 500 m di altitudine. Da qui si e' poi diffusa anche in Cina. Fu introdotta in Europa a partire dalla fine del XVIII secolo; gia' a meta' Ottocento diverse varieta' arrivarono in Inghilterra dalla Cina grazie a sir Joseph Banks e in Olanda dal Giappone tramite il tedesco P.F. Siebold che descrisse attentamente le cultivar nel Flora Japonica pubblicato nel 1835.
Le numerose varieta' hanno altezze variabili: dalla taglia nana attorno ai 40/50 cm fino ai giganti di 2/2,5 m. In genere la maggior parte delle varieta' ha un'altezza media che si aggira sui 100-150 cm. Tutte danno origine a cespugli piuttosto fitti con portamento eretto e tondeggiante.
La posizione che predilige e' la mezz'ombra, per alcune cultivar dai colori piu' intensi, anche un mezzo sole dove siano comunque evitate le ore in cui il sole e' piu' intenso. Dovra' esserle sempre assicurata la giusta quantita' di acqua ed un buon drenaggio.
Le infiorescenze sono corimbi piuttosto grandi e possono avere due forme:
-globosa o mophead con molti fiori sterili;
-piatta o lacecap (in inglese) o teller (in tedesco) con fiori fertili centrali circondati da fiori sterili esterni.
Il colore spazia dal blu-viola al rosso cremisi, dal rosa pallido al celeste limpido passando per i malva e i lilla e poi ci sono anche i bianchi puri o sfumati di verde e di colori pastello. Sensibili al pH del terreno in suoli a pH acido/subacido sviluppano tonalita' di blu/viola mentre in terreni neutro/basici le tonalita' saranno rosa piu' o meno intensi. I colori bianchi contengono minime quantita' di pigmenti, restano percio' tali assumendo solo sfumature, in alcuni casi anche decisamente intense, solo in tarda stagione. Il fogliame e' grande (macro), coriaceo, verde brillante piu' o meno intenso e solitamente assume splendide colorazioni autunnali.
Le macrophylla fioriscono sui rami dell'anno precedente, la potatura dovra' essere percio' leggera da eseguirsi a fine inverno per evitare le temibili gelate tardive. Consiste nell'eliminazione di tutte le infiorescenze secche, tagliando al di sopra della prima o seconda coppia di gemme, e nella rimozione di rami rotti o deboli. Ogni 3-4 anni si effettua una pulizia dei rami piu' vecchi e legnosi soprattutto nella parte centrale in modo da arieggiare il cespuglio evitando cosi' il ristagno di umidita' e l'insorgenza di muffe.
Nel caso in cui il pH del suolo sia troppo elevato puo' svilupparsi clorosi ferrica: la foglia appare gialla con nervature in evidenza. In questo caso e' utile somministrare chelato di ferro assorbibile rapidamente dalle radici o pacciamare con aghi di conifera o foglie di faggio.
Nel caso in cui si desideri "colorare di blu" va invece utilizzato il solfato di alluminio sciolto nell'acqua di annaffiatura.