Appartenente alla famiglia delle Hamamelidaceae e' anche conosciuto con i sinonimi di Storace o Albero dell'ambra. E' stato uno dei primi grandi alberi ad arrivare in Europa dagli Stati Uniti orientali a scopo ornamentale e gia' nel Seicento alcuni giardini europei potevano vantarne un esemplare. Il suo nome "Liquidambar" significa liquido d'ambra per la resina oleosa, profumata d'incenso, di cui la pianta e' ricca. Si ricava incidendo la corteccia ed e' utilizzata in profumeria e nell'industria conciaria; un tempo si usava come gomma da masticare. Albero vigoroso, a foglia caduca, di medie-grosse dimensioni raggiunge un'altezza di 20-30 mt. La chioma si espande per 5-10 mt, prima e' conica poi con l'eta' diventa piu' espansa e arrotondata. A crescita lenta vive circa 150 anni. La corteccia e' grigio-marrone, profondamente fessurata. La fioritura avviene a maggio. Le infiorescenze sono capolini arrotondati ed essendo monoico si riconoscono quelle maschili erette e raccolte in racemi e quelle femminili pendenti. Ad esse in estate inoltrata seguono i frutti che permangano anche durante l'inverno e consistono in infruttescenze tondeggianti del diamento di 3 cm, spinose, prima verdi e poi brune a maturita'. Le foglie sono grandi (15x15), alterne, palmate, a 5-7 lobi a margine seghettato, verde scuro e poi virano al rosso brillante. Sono proprio i colori delle sue foglie in autunno a rendere questa pianta spettacolare. Essi variano dal giallo all'arancio, al rosso, al cremisi con il curioso effetto che talvolta alcuni rami si colorano in modo distintamente diverso gli uni dagli altri pur essendo sulla stessa pianta. Inoltre ogni pianta ha un colore a se' quindi il periodo migliore per la scelta di un esemplare da impiantare in giardino e' l'autunno. Va messo a dimora preferibilmente in posizioni soleggiate, si adatta bene anche in mezz'ombra ma si rischia di non vederlo adeguatamente colorarsi. Sopporta temperature fino a -15°/-20°. Si adatta su qualsiasi terreno pur preferendo terreni umidi, con Ph leggermente acido. La distanza d'impianto deve essere di almeno 6/7 mt e la superficie minima a disposizione per ogni singolo soggetto deve essere di 9 mq. Il suo apparato radicale tende ad allargarsi molto e a scendere in profondita', di questo bisogna tenere conto al momento dell'impianto. Non richiede potatura e non soffre di malattie importanti. Solo i primi due anni dalla messa a dimora va seguito come innaffiature, concimazioni ed eventuali tutoraggi.